La toscana che sarà tra partecipazione ed orgoglio

Il responsabile organizzazione del Pd Toscana Antonio Mazzeo: “Abbiamo cominciato a disegnare la Toscana che sarà. Ora completeremo il quadro insieme ai 400mila elettori toscani delle primarie. Per una regione che scommetta sul cambiamento e il coraggio delle idee”

“È stata una grande giornata di partecipazione e democrazia. Una giornata che fa della Toscana l’apripista nazionale nella preparazione dei programmi in vista delle prossime elezioni regionali”. Così il responsabile organizzazione Pd Toscana Antonio Mazzeo al termine della assemblea regionale che si è svolta a San Donnino.

“Abbiamo deciso di chiamare la nostra assemblea “la Toscana che sarà” perché quella che è partita oggi non è solo una campagna elettorale. È piuttosto il disegno preciso del futuro che vogliamo costruire per la nostra regione. Un futuro che abbia come parola d’ordine il cambiamento e, in nome di questo, ci renda la terra simbolo, in Italia come in Europa, della ripartenza dell’economia e della qualità della vita.

I gruppi che hanno lavorato in apertura dell’assemblea hanno tracciato i primi schizzi del disegno che ora il Partito Democratico completerà sul territorio insieme alle migliaia di toscani che ne saranno coautori e compartecipi.

E tra i tanti che ci aiuteranno a disegnare il futuro ce ne sono alcuni che abbiamo invitato tra noi perché rappresentano un esempio di quelle eccellenze nelle quali la nostra terra è già “la toscana che sarà”. Quella Toscana che scommette sulla innovazione, la ricerca, il coraggio delle idee. Quella Toscana che spesso non conosciamo o non ricordiamo quando si pensa alla situazione che viviamo.

Cinque storie come cinque risposte agli spunti offerti dai gruppi di lavoro, cinque casi che possiamo definire di eccezionale straordinarietà e vorremmo diventassero di quotidiana normalità.

Cinque casi da condividere insieme. Perché la condivisione è l’altro elemento essenziale con cui vogliamo costruire la Toscana che sarà. Il programma del Partito Democratico non sarà solo frutto della elaborazione di un laboratorio politico distante e autoreferenziale ma nascerà insieme ai territori e alle persone che lo animano e ne costituiscono il motore. Saranno i 400mila elettori toscani delle primarie a correggere la bozza nata qui oggi. E in questo confronto avremo sia il coraggio di guardare i problemi e affrontarli a viso aperto, sia l’orgoglio di mettere in evidenzia quello che invece già funziona e che abbiamo costruito in questi anni.

Due caratteristiche che guideranno la Toscana di domani e che oggi, partendo proprio dalla nostra terra, sono la linea seguita da chi guida il nostro partito e il nostro governo in Italia. Un percorso nel cui solco, sono certo, la Toscana sarà sempre più protagonista”.

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