“Quella di sabato scorso è stata una grande giornata di partecipazione. All’assemblea regionale del Pd quasi mille persone tra mattina e pomeriggio hanno preso parte alla discussione per avviare il percorso programmatico del partito per le elezioni regionali di primavera.
Da lunedì prossimo saranno on line i documenti di base elaborati dai 12 gruppi tematici che si sono riuniti sabato mattina. Da qui si aprirà la consultazione ai 400mila elettori delle primarie che avranno un mese di tempo per inviare i loro contributi. I gruppi di lavoro costituiti sabato si riuniranno quindi periodicamente per elaborare e integrare i contributi che arriveranno. Infine si riunirà nuovamente l’assemblea regionale per dare il via al programma definitivo.
Con questo programma ci presenteremo ai potenziali alleati e faremo accordi solo con chi condividerà questi contenuti ed è disposto a sostenerli con lealtà. Non vogliamo più assistere a situazioni in cui abbiamo visto partiti alleati a giorni alterni. Ci saranno alleanze solo se ci sarà condivisione del programma proposto dal Partito Democratico.
Quanto all’assemblea, all’esterno è stata data anche troppa enfasi agli aspetti delle regole, ma prima di tutto sabato è stata una giornata programmatica e quello che abbiamo avviato è un nuovo modello di partecipazione molto largo e dal basso. Ai tavoli abbiamo invitato tutti i membri dell’assemblea regionale e nazionale Pd, quelli della direzione, segretari di circolo, sindaci, parlamentari e consiglieri regionali. Perchè i territori e i loro amministratori saranno il motore del programma. L’obiettivo del PD toscano è che la regione viaggi ad un’unica velocità non facendo sentire nessun territorio come periferia. Ogni scelta strategica sia frutto di una decisione diffusa. Per fare cioè occorre in tempi brevi il riassetto delle istituzioni locali, dalle fusioni dei comuni alle politiche di area vasta: questo ridurrà la burocrazia e consentirà scelte in tempi certi permettendo di essere più reattivi ed efficaci.
Per questo adesso la parola passa a 400mila elettori toscani delle primarie 2013. A partire da quanto discusso sabato, dall’economia, alla sanità alle infrastrutture. Dobbiamo promuovere l’innovazione, attrarre capitali privati. Incentivare selezionando quelle imprese che davvero possono investire e creare posti di lavoro. Aiutarle eliminando un inutile eccesso di burocrazia. Si può innescare un circolo virtuoso: dobbiamo attrarre investimenti per le infrastrutture per rendere più moderna la nostra regione, che sarà così a sua volta un territorio attrezzato per maggiori investimenti produttivi. Economia e sociale sono assolutamente dipendenti. Potremo garantire risorse per la solidarietà, l’assistenza e la giustizia sociale se è l’economia a crescere, produrre ricchezza e finanziare il sistema. In sanità ci viene riconosciuto in ogni occasione e da osservatori esterni il primato di qualità dei servizi della nostra regione. Per restare a questi livelli però i tempi ci costringono a cambiare. A fare meglio con meno risorse. In questo senso la riforma sanitaria con anche l’accorpamento delle Asl è necessaria e sarà più forte se condivisa con i territori e con gli attori del mondo della sanità e se saranno eliminati inutili doppioni”.