Carissime e carissimi,
mi perdoneranno i tanti amici che vivono altrove ma questa è una newsletter interamente dedicata a Pisa. In tantissimi, in queste ultime settimane, mi avete scritto, telefonato e chiesto cosa pensassi di quel che sta accadendo in vista delle amministrative (si volta il 10 giugno con eventuale ballottaggio due settimane più tardi) e mi sembra giusto provare qui a dare un po’ di risposte.
Viviamo una situazione difficilissima che ha richiesto e continua a richiedere l’impegno massimo da parte di tutti, perché vincere o perdere le elezioni di giugno in questa città potrebbe segnare anche il futuro della Toscana. E’ per questo che nelle ultime settimane ho cercato senza sosta, e mettendoci tutto il mio impegno, di lavorare affinché il centro-sinistra possa presentare una candidatura unitaria. L’obiettivo di una coalizione larga, plurale, autorevole e rappresentativa di tutti è la strada che gli elettori ci hanno chiesto con forza anche con il voto del 4 marzo e continuerò a sperare fino in fondo di arrivare a questo risultato.
È evidente che, a oggi, questo faticosissimo lavoro di mediazione non ha ottenuto i risultati sperati e non posso che esserne deluso e amareggiato. Al tempo stesso, però, mi auguro che Matteo Biffoni, incaricato dalla segreteria nazionale come coordinatore dell’assemblea comunale, riesca in questa settimana a trovare una soluzione ampiamente condivisa che i militanti sentano propria e sia apprezzata dai cittadini di Pisa.
Per farlo, però, serve oggi più che mai mettere da parte tifoserie e personalismi. E serve la responsabilità di tutti a partire da chi, come me o il sindaco Marco Filippeschi, ha ruoli istituzionali e ha dunque il dovere di non essere giocatore di una parte ma pensare a costruire soluzioni che tengano insieme la nostra comunità, uniscano tutta la coalizione ed offrano agli elettori una candidatura che sappia coniugare qualità, radicamento, competenza, visione strategica e innovazione.
Ci restano 5 giorni per trovare una soluzione condivisa ed io faccio un appello affinché tutti coloro che hanno a cuore Pisa e la volontà di non consegnare la nostra città alla destra o al M5S, facciano un ultimo e decisivo sforzo. Tutti insieme.
Se così non dovesse essere, il ricorso alle primarie sarà inevitabile ma vorrei che fosse chiaro, a tutti, che se finora non abbiamo sostenuto questa strada non è stato perché la rinneghiamo (tutt’altro, personalmente la considero ancora un valore fondante e fondamentale del nostro partito) ma perché sapevamo che questo avrebbe generato una frattura nella coalizione di centrosinistra che invece speriamo, ancora e fino in fondo, di evitare. E’ un senso di responsabilità che in questa fase ritengo doveroso ma che evidentemente non tutti condividono.
Ugualmente doveroso, inoltre, credo debba essere dedicarsi ai programmi e ai problemi concreti che i cittadini pretendono che vengano affrontati e risolti. Parlare delle idee che abbiamo, di quello che vogliamo offrire loro e di come intendiamo rispondere alle domande che ci fanno, partendo dalla campagna di ascolto della scorsa estate, dal lavoro dei circoli e della segreteria e dalle 10 idee per Pisa che abbiamo affidato ai nostro parlamentari. Perché mentre noi ci parliamo addosso, là fuori c’è una città che si allontana sempre di più e che chiede progetti reali, proposte concrete, risposte per la quotidianità, coraggio di intervenire laddove serve con più urgenza.
Penso, per esempio, al tema della sicurezza e del degrado ma anche alle questioni del litorale e del turismo sulle quali siamo in grado di mettere in campo, da subito, proposte importanti. Facciamolo. E facciamolo adesso, perché domani sarà troppo tardi.
Io, nel frattempo, metterò tutto me stesso per portare avanti al meglio la mia attività istituzionale in Consiglio Regionale e lavorerò come e più di prima per portare sul territorio pisano le risposte che merita e che attende da tempo.
Una di queste, permettetemi un flash, è il progetto della Tangenziale Nord Est. Dopo anni di promesse non mantenute abbiamo trovate le prime risorse e stiamo già lavorando per reperire quelle che mancano per realizzare tutti i lotti. Leggo però oggi sulla stampa che qualcuno minaccia di non farla perché non si è in grado di decidere da dove far partire i lavori. Non scherziamo. Chi ha la responsabilità di far partire quei lavori e non perdere le risorse (a partire dal Presidente della Provincia e sindaco di Pisa e dal sindaco di San Giuliano che è anche assessore provinciale alle infrastrutture) decida velocemente. Ci sono le condizioni tecniche ed economiche per iniziare almeno una prima parte del lotto di Madonna dell’Acqua? Bene, cominciamo di lì, ma partiamo al più presto e noi saremo al loro fianco. E’ un’opera fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e se davvero vogliamo dare un segnale di buona politica, anche su questo tema chiacchieriamo un po’ di meno e facciamo un po’ di più.
Un abbraccio
Antonio
PS: La situazione in Siria sta precipitando sempre di più. Qualche giorno fa l’attacco chimico che ha provocato decine di morti (tra cui molte donne e bambini), oggi un raid su una base governativa di Homs, ogni giorno nuove vittime e orrore che si somma all’orrore. Non possiamo e non dobbiamo fare finta di niente. E non possiamo e non dobbiamo girarci dall’altra parte di fronte a centinaia di migliaia di esseri umani che hanno perso tutto e cercano di scappare dall’inferno per avere, semplicemente, una speranza di vita e di domani.