Newsletter 2/2018 – Loro promettono, noi facciamo


Carissime e carissimi,

abbiamo ripreso a pieno ritmo la nostra attività e in parallelo iniziamo davvero a scaldare i motori in vista del voto del 4 marzo: mancano 40 giorni e la campagna elettorale ci aspetta. Inizio col farvi un appello: passiamo un minuto in meno sui social e un minuto in più tra la gente. Là fuori ci sono tantissime persone ancora indecise o intenzionate a non andare a votare. Ecco, cominciamo col tornare a parlare con loro e facciamolo partendo dai temi concreti che abbiamo affrontato in questi anni di governo e con le idee che abbiamo per il prossimo futuro.

  • Andiamo a raccontare alle giovani madri che grazie al Jobs Act abbiamo reintrodotto la norma contro le dimissioni in bianco che Silvio Berlusconi (sì, sempre il solito che è tornato in tv a promettere di tutto e di più) aveva cancellato e grazie alla quale 121mila donne non hanno dovuto scegliere tra famiglia e lavoro.
  • Andiamo a dire ai ragazzi delle università che grazie alla norma approvata qualche giorno fa dal Miur sono stati aumentati i fondi per l’Erasmus (+50 milioni) e che sono state rimodulate le borse di studio in base al reddito Isee (chi ha meno avrà di più) con un anticipo del 50% per chi parte in modo che le famiglie non debbano anticipare i soldi.
  • Andiamo a spiegare ai lavoratori che nel nostro programma troveranno inserito il salario minimo di 10 euro l’ora e importanti decontribuzioni per le aziende che vorranno assumere a tempo indeterminato mentre in quello delle destre una fantomatica “flat tax” per la quale Berlusconi pagherà le stesse tasse di un operaio.

Se c’è una parola d’ordine che dovrà segnare la nostra campagna elettorale è “concretezza“. Questo non è il tempo delle promesse roboanti e irrealizzabili, ma delle proposte serie che il giorno dopo il voto potranno essere mantenute.

E’, questa, la cifra anche del nostro impegno quotidiano in consiglio regionale che vi riassumo stavolta in cinque brevi flash su argomenti che trovo però decisamente rilevanti.

  1. INFRASTRUTTURE: Insieme al ministro e direttore del Cipe Luca Lotti e al viceministro Riccardo Nencini abbiamo presentato il piano delle opere infrastrutturali strategiche della Toscana. Tra queste abbiamo avuto la conferma del finanziamento per i primi due lotti della Tangenziale Nord Est di Pisa (QUI) e delle risorse per l’adeguamento del Canale dei Navicelli (QUIper approfondire). Sono due notizie che la città attendeva da anni e che, da eterne promesse, sono adesso realtà.
  2. TURISMO: Abbiamo presentato a Pisa il progetto a cui stiamo lavorando ormai da qualche mese verso la costruzione del brand Costa di Toscana. QUI, al minuto 7’30” trovate il servizio di Rai3, QUI un articolo del Tirreno e QUI quello di Qui News Pisa.
  3. SCUOLA: A Ponsacco abbiamo inaugurato le nuove aule della scuola Fucini (QUI il servizio di 50 Canale) e a studenti e insegnanti, oltre alla promessa di realizzare al più presto una struttura nuova di zecca, abbiamo consegnato delle copie della Costituzione per ricordare, anche simbolicamente, il valore straordinario dell’istruzione.
  4. GIOCO D’AZZARDO: Abbiamo approvato nell’ultima seduta di Consiglio una nuova legge che mette la Toscana all’avanguardia in una materia davvero molto delicata come quella delle ludopatie (patologie legate al gioco d’azzardo). QUI trovate le principali novità e QUI un mio commento al riguardo.
  5. SICUREZZA: Il ministro Minniti a Pisa ha annunciato dieci carabinieri in più per l’antiterrorismo, l’integrazione degli organici delle forze di polizia a partire da primavera e l’apertura formale del tavolo per lo spostamento della Questura come da noi sollecitato al presidente Rossi e al governo nei mesi scorsi (QUI). Sul tema della sicurezza dilettarsi negli slogan non serve, servono soluzioni reali ed è quello che noi stiamo facendo.

Un ultimo accenno lo dedico invece al futuro di Pisa, specie in vista delle prossime amministrative. Se non l’avete ancora fatto vi invito a leggere tre interventi:

  • Questo bellissimo post su Facebook di Roan Johnson che spiega quale sia il valore di Pisa e quanto potenziale sia in grado di sprigionare.
  • Questa intervista alla presidente pisana degli industriali Patrizia Pacini in cui rilancia sull’importanza di programmi di lungo periodo per la città
  • Queste considerazioni del direttore del Cnr Domenico Laforenza secondo cui Pisa, per la qualità e la quantità della sua ricerca, può diventare la nuova Oxford.

Io credo che, messi insieme, questi spunti rappresentino la base essenziale del programma con cui il centrosinistra unito dovrà presentarsi alle prossime elezioni amministrative e che, su questo, dovremo concentrare il dibattito con tutti gli interlocutori politici, economici e sociali della città. Lavoro, istruzione, formazione, innovazione, turismo, sicurezza. C’è dentro il cuore dello sviluppo della nostra città e a darci questi spunti sono coloro i quali la città la vivono, da osservatori certamente diversi, tutti i giorni. A tutte le forze politiche dell’attuale maggioranza, al nuovo movimento nato alla nostra sinistra, alle liste civiche e a tutti coloro che hanno davvero a cuore che il centrosinistra continui a governare Pisa, io pongo questa semplice domanda: ci state a sviluppare insieme un programma che parta da questi fondamenti e si caratterizzi come unica proposta alternativa alle destre e ai qualunquismi a 5 stelle? Io sono convinto che sia possibile e che, partendo da questa base, sapremo scegliere di conseguenza e in maniera rapida e condivisa anche il nome che meglio saprà interpretare e supportare questa idea.

Di tutto questo, e molto altro, ho parlato anche a Punto Radio in un faccia a faccia con Massimo Marini: lo trovate QUI.

Mi dite che ne pensate? Vi leggo sempre volentierissimo: comunicazioni@antoniomazzeo.com o su WhatsApp al numero 371 3552637 (mandate un messaggio con scritto news per ricevere invece notizie e aggiornamenti).

PS: Stavolta una chiosa tra il serio e il faceto. Avreste mai detto che sarei arrivato a presentare il Manifesto del Partito Comunista di Marx? Io no, ma questa era la versione in ottava rima scritta dal mio amico Pilade Cantini e non potevo certo dirgli di no. QUI mi vedete all’opera perfino con la mia prima (e forse unica) ottava scritta e declamata per l’occasione!

Un abbraccio,
Antonio

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