Il 30 novembre 1786 il Granduca Leopoldo emanò a Pisa il codice di riforma criminale con cui la nostra regione, prima al mondo, abolì tortura e pena di morte.
Non a caso, dunque, ogni anno il 30 novembre celebriamo la festa della Toscana per ricordare e ricordarsi che proprio da qui è partito il cammino dei diritti ma che tanto su questo tema resta ancora da fare. Troppi sono infatti i paesi in cui ancora oggi la pena di morte esiste o i cittadini chiedono con forza di prevederla (oltre il 90% in Turchia per esempio).
Oggi lo ricordiamo con una targa speciale posta all’ingresso del Consiglio e con una seduta solenne in cui il giornalista Roberto Giacobbo racconta tutto questo a tantissimi studenti provenienti dalle scuole superiori della Regione. Memoria, consapevolezza e conoscenza: è questo quello che vogliamo e dobbiamo affidare alle nuove generazioni.
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