Carissime e carissimi,
voglio iniziare la newsletter di questa settimana raccontandovi una storia che, immagino, tanti di voi già conosceranno ma che riassume bene cosa può accadere a chi pretende di avere superiorità etica e morale rispetto al resto del mondo. L’esponente livornese del M5S Enrico Cantone si è dimesso da consigliere regionale spiegando (sui social e a mezzo stampa) che tutt’a un tratto si era “ricordato” di avere intestate a suo nome due società a Malta. Un ritorno di memoria improvviso e apparentemente inspiegabile se non fosse che, domenica, l’Espresso ha pubblicato una inchiesta nella quale faceva luce proprio sugli italiani che avevano deciso di investire nel paradiso fiscale al centro del Mediterraneo. Cantone compreso. Ecco: a lui il settimanale aveva scritto una email 4 giorni prima del ritorno della memoria ma il consigliere aveva continuato a raccontare un’altra storia e i suoi colleghi si erano sperticati nei complimenti scambiando, volutamente, la bugia per onestà e l’omissione per trasparenza.
Nessuno è perfetto, ci mancherebbe, ma un simile comportamento stride e non poco con le tante parole e accuse (assai spesso false, generiche e immotivate) che in aula e non solo, in questi due anni, ci siamo sentiti riversare addosso. Perché poi, d’improvviso, arrivano le polizze a propria insaputa, le domande su dove finiscono i proventi del blog (e se le tasse sono pagate e da chi), le società “dimenticate” a Malta e perfino chi si professa neo-francescano ma possiede yacht e va in vacanza da Briatore. Emma avrebbe cantato “Dimentico tutto”, noi invece no. E la prossima volta che vorranno farci qualcuna delle loro lezioncine, stiano certi che saremo noi a ricordargli tutto, a partire da questa copertina.
A proposito di smemorati. Anche a Milano, alla convention di Art.1-MdP, qualcuno ha evidentemente perso la memoria. “Riportiamo il popolo in piazza contro un Parlamento di nominati” ha tuonato il leader in pectore Roberto Speranza con una espressione di raro pressapochismo politico e disonestà intellettuale: al netto dei tanti sistemi elettorali europei che prevedono liste bloccate, gioverebbe ricordargli che proprio in virtù delle liste bloccate lui è entrato 4 anni fa in Parlamento e che proprio lui, da capogruppo, disse per esempio di no al ritorno del “Mattarellum” proposto da Roberto Giachetti. Senza dimenticare, inoltre, la sua campagna per il no al referendum e il brindisi post voto che ci hanno riportato in questa bella situazione di palude elettorale. Per inciso: il suo mentore D’Alema disse che una nuova e migliore Riforma sarebbe stata possibile in sei mesi. Mancano 12 giorni alla scadenza e noi attendiamo in trepida attesa…
Alcune novità, invece, sul fronte della nostra attività in Consiglio Regionale:
1. Insieme al collega e presidente della Commissione Infrastrutture Stefano Baccelli abbiamo scritto al ministro Graziano Delrio perché venga in audizione a riferire sul progetto di adeguamento dell’Autostrada Tirrenica (QUI per approfondire). La condanna che la Commissione Europea ha comminato all’Italia non è una buona notizia quanto piuttosto il rischio dell’ennesimo rinvio e dell’ennesimo ritardo che va a danneggiare non solo la Costa della Toscana ma tutta la regione. Il tempo delle scelte definitive è arrivato e non è più rinviabile.
2. A Castelfranco di Sotto ho premiato Lisa e Tommaso, 21 e 23 anni, che hanno ideato e realizzato il marchio promozionale della nuova App istituzionale del Comune. Sono una immagine bellissima dell’idea di futuro che ho in mente: dare a tutti la possibilità di sviluppare qui il proprio talento è la missione che vogliamo portare avanti. Insieme.
3. Mobilità sostenibile e promozione territoriale sono due aspetti strettamente legati del progetto della Ciclopista dell’Arno. Il Comune di Pisa, grazie soprattutto al grande lavoro fatto dall’assessore Giuseppe Forte, ha presentato il progetto e ha chiesto alla Regione di finanziarlo: questo è uno degli impegni che mi sono preso fin dal mio arrivo in Consiglio Regionale e farò di tutto perché possa diventare realtà al più presto.
4. Ho presentato come primo firmatario una mozione contro il telemarketing selvaggio. E’ un tema molto delicato, che coinvolge tantissimi cittadini e sul quale il Tirreno ha raccolto migliaia e migliaia di firme. Rimettere le mani alla legge per regolamentare il settore e dare più tutele ai cittadini attraverso il potenziamento del Registro delle Opposizioni credo sia una battaglia da portare avanti con forza e senza se e senza ma.
PS. Il 23 maggio di 25 anni fa Giovanni Falcone, la moglie e la sua scorta furono barbaramente uccisi dalla mafia sull’autostrada alle porte di Capaci. Oggi, nello stesso giorno, una tragedia diversa ma altrettanto atroce si è consumata a Manchester dove il terrorismo vigliacco ha fatto strage a un concerto di giovanissimi. A noi il compito di non dimenticare né l’una né l’altra ma di lottare sempre dalla parte giusta della storia: quella della legalità, quella del bene, quella della giustizia.
Un abbraccio,
Antonio