Carissime e carissimi,
torno a scrivervi dopo alcuni giorni di riposo serviti per ricaricare le batterie in vista di un autunno che sarà molto impegnativo!
Sono giorni particolari, lo ammetto. Giorni in cui la gioia di essere tornato a casa a condividere l’affetto dei miei cari si è mescolato inevitabilmente al dolore e alla tristezza arrivati dal dramma del terremoto che ha sconvolto il Lazio.
Ero un bambino, nel 1980, quando la terra tremò in Irpinia e nella mia Basilicata. Eppure i miei ricordi hanno fermato in maniera indelebile quegli attimi di paura, di terrore, di macerie, di morte. Ho letto un reportage bellissimo, scritto da un giornalista de “il Centro”, che è un sopravvissuto del terremoto dell’Aquila. Mette i brividi, ma lo consiglio a tutti voi perché è davvero scritto col cuore e con l’anima di chi sa cosa vuol dire viv ere (anzi, sopravvivere) dopo una tragedia simile.
In certi momenti è facile perdersi in parole vuote, ma l’unica cosa che serve, oggi, è la solidarietà, il senso di comunità, di aiuto del prossimo. Stiamo vedendo l’Italia più bella mobilitarsi per mandare aiuti, raccogliere denaro (QUI il numero a cui inviare un sms solidale) e beni non deperibili, provare a fare ognuno un piccolo gesto che possa servire a dare un po’ di sollievo a chi ha perso tutto. Mando, idealmente, un infinito abbraccio ai vigili del fuoco, a tutte le associazioni impegnate sul territorio e alle centinaia, migliaia di volontari che in questi giorni e in queste ore stanno prestando la loro opera senza sosta, senza risparmiarsi.
Anche la Toscana sta facendo la sua parte, con una colonna di mezzi e di uomini del volontariato sociale coordinati dalla protezione civile regionale che sono partiti alla volta di Amatrice e degli altri paesi distrutti dal sisma, con la raccolta del sangue seguita all’appello dell’assessore Saccardi (QUI l’elenco delle strutture, non dimentichiamo mai che donare sangue è importante oggi ma lo è sempre, ogni giorno), con l’apertura di unconto corrente unico dove raccogliere fondi da destinare a quelle popolazioni (QUI i dettagli).
A chi, anche in queste ore, si è affannato in polemiche senza senso, prive di umanità e di rispetto, provando a mescolare drammi e tragedie come se dovessimo fare una classifica della disperazione, consiglio invece questo pezzo di Massimo Gramellini. Poche righe per rispondere agli sciacalli da tastiera e non dedicare loro altro tempo prezioso.
Due brevi riferimenti, infine, al nostro lavoro e alla nostra attività perché, comunque, si è chiamati a continuare a svolgere i nostri compiti e a guardare avanti.
1. La Regione ha dato il via libera ai fondi per due opere infrastrutturali importantissime per la nostra città che faranno di Pisa una delle città più all’avanguardia dal punto di vista della mobilità integrata e sostenibile: la ciclopista tra Riglione e Marina e il ponte di Cisanello (QUI per approfondire).
2.Con il senatore Andrea Marcucci abbiamo preso parte a un dibattito alla Festa dell’Unità di Riglione sul perché riteniamo giusto votare SI alla Riforma Costituzionale. Ma poiché in questi giorni ci sono state anche tante polemiche nel rapporto tra PD e Anpi, ho deciso di chiedere al presidente provinciale dell’Anpi Pisa di prendere parte con me a un confronto su questi temi in occasione di una delle prossime feste dell’Unità. Perché credo che sia giusto confrontarsi sul merito del referendum, lontani da posizioni preconcette e da prese di posizione a priori. Vi farò sapere al più presto se accetterà l’invito e luogo e ora del dibattito.
PS. In occasione edlla premiazione di Capalbio Libri ho avuto il piacere e l’emozione di incontrare Giorgio Napolitano dopo un suo straordinario intervento sull’Europa e sul cammino che ci attende dopo la Brexit: lo ritengo davvero una straordinaria persona, un grande Politico e un esempio da seguire nella mi attività di tutti i giorni.
Un abraccio,
Antonio