E così la paura batte la speranza, la voglia di passato supera l’idea di futuro. Continuo a essere fermamente convinto che di fronte alla crisi economica e alle grandi sfide che ci attendono si è piú forti se si è uniti, non se si è da soli. Si aprono scenari sconosciuti e la cosa mi preoccupa non poco. Ma guardando i numeri un dato mi balza all’occhio: i giovani, la ‘generazione Erasmus’ che non conosce confini, ecco, loro non hanno avuto dubbi sulla parte in cui stare. Loro sono il futuro. Con loro dovremo costruire con ancora più determinazione gli Stati Uniti d’Europa.