Creare un unico polo tecnologico di area vasta, competitivo a livello europeo, che faccia da volano a tutto il settore dell’innovazione in Toscana e sia in grado di attrarre investimenti e creare posti di lavoro. Ho presentato una mozione, approvata dal Consiglio, per chiedere alla Giunta un impegno concreto in questo senso.
Un primo, importante, risultato ottenuto con la Commissione per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera. Quello dell’innovazione è infatti uno dei settori chiave da cui può passare il rilancio della Toscana e, in particolare, dell’area costiera dove insiste una grande di concentrazione di poli tecnologici, il cui proliferare in modo frammentario rischia di finire per essere un limite anziché un vantaggio. Dare il via a processi di fusione o di unificazione gestionale volti alla loro crescita dimensionale potrebbe essere un primo passo importante per il loro sviluppo e, conseguentemente, per le loro capacità di trasformare in realtà le tante buone idee che nascono in regione. Da un lato, infatti, i grandi gruppi che volessero investire sul nostro territorio potrebbero rapportarsi con un unico interlocutore anziché decine di soggetti diversi e dall’altro potrebbe colmarsi quel gap tra una grande capacità di offerta tecnologica e una scarsa domanda di innovazione sul territorio che oggi porta tanti ragazzi a doversi poi rivolgere altrove per trovare un lavoro o sviluppare il loro talento.
L’atto approvato ieri impegna la giunta ad aggiornare gli indirizzi per l’organizzazione del sistema del trasferimento tecnologico regionale attraverso l’individuazione di criteri e indicatori che identifichino le tipologie di infrastrutture per il trasferimento tecnologico e le condizioni per aderire alla TecnoRete regionale. Per la Costa la mozione impegna la Giunta ad elaborare uno studio di fattibilità che ipotizzi un soggetto gestore unico, valutando la fusione degli incubatori di Navacchio, Pontedera e Pisa per i quali ci potrebbero essere le condizioni per un percorso immediato. Un percorso sul quale auspico fin da subito la disponibilità dei soci ad accelerare il lavoro in modo da portarlo a compimento nel più breve tempo possibile.