Quando l’improvvisazione va al governo succede questo. Il M5S, alias partito del “no”, a Livorno aveva già dato prova delle sue ‘capacità’ amministrative autobocciandosi il bilancio del Comune. D’altronde la loro ragione fondante di esistenza è essere sempre e comunque contro qualcosa. Inevitabile che, alla fine, abbiano dovuto essere anche contro se stessi.
E’ poi seguito il tentativo di bloccare il processo, che in Regione Toscana stiamo portando avanti, di unificazione, razionalizzazione e efficientamento delle aziende di servizio pubblico locale. Hanno fatto ricorso al Tar contro la società unica per la raccolta dei rifiuti chiedendo una sospensiva ma hanno perso e il tribunale gliel’ha negata.
Adesso la nuova puntata: dopo 18 mesi di governo cittadino la decisione di aprire la procedura di concordato preventivo nei confronti di Aamps, la società che gestisce i rifiuti. La motivazione (ovvio) è che è colpa di quelli che c’erano prima. Ma in questo anno e mezzo cosa è stato fatto da Nogarin e dagli amministratori che lui ha scelto?
La politica, specie quando di mezzo ci sono i destini di decine e decine di lavoratori, non è un blog. E il governo di una città non può prescindere da tempi rispettosi delle istituzioni e dei suoi cittadini.
Più i giorni passano, più si palesano l’inadeguatezza e l’approssimazione con cui Nogarin e il M5S stanno governando Livorno. Una città che oggi più che mai necessita di interventi importanti e sulla quale Regione e Governo stanno facendo al meglio la loro parte. Nogarin e il M5S escano dai loro blog e provino a fare altrettanto.