Credo che questo Consiglio Regionale, profondamente rinnovato e ridotto nei numeri, abbia davanti a sé due grandi sfide. Da un lato quella di tradurre in realtà il programma di mandato importante e ambizioso illustrato dal presidente Rossi e realizzare così una Toscana ancora migliore di quella che abbiamo oggi. Abbiamo la voglia, le energie e l’entusiasmo per farlo e sentiamo forte il senso di impegno e responsabilità affinché quello che è scritto nel documento programmatico si trasformi in realtà. Su questo saremo di stimolo continuo al presidente Rossi e alla giunta.
Dall’altro quello di ridare credibilità a questa istituzione e alla politica, e per farlo la strada non è quella di chi, come fatto oggi in aula da parte di alcuni esponenti di minoranza, usa parole come menzogna per commentare il programma presentato dal presidente Rossi. Confrontiamoci, anche aspramente, ma non lasciamoci andare alle solite demagogie che non giovano a nessuno.
Certo, viviamo una situazione non facile anche se in questi anni la Toscana è riuscita con coraggio a non piegarsi alla difficile congiuntura economica. La crisi non è ancora alle spalle, i dati sulla disoccupazione giovanile restano preoccupanti, ma proprio di fronte a questo scenario noi abbiamo due strade: subire la crisi o sfidarla. Noi la sfideremo.
Per farlo, dovremo percorrere con forza la strada del cambiamento segnata dal governo nazionale, accelerare la riorganizzazione degli assetti istituzionali alla luce del superamento delle Province e porsi come obiettivo quello di migliorare i servizi a cittadini e imprese attraverso meccanismi di semplificazione e sburocratizzazione.
Ma più di tutti dovremo fare del tema del lavoro il nostro faro e la nostra bussola. Questo significa in primo luogo la massima attenzione nella gestione delle vertenze esistenti e nella difesa dell’occupazione a partire dalla Smith di Volterra, sulla quale siamo stati i primi ad interessarci e su cui continuiamo a tenere massima l’attenzione, così come in passato abbiamo fatto tra gli altri per la Lucchini di Piombino, i Cantieri Navali di Pisa e stiamo facendo adesso anche sulla People Care di Livorno.
In secondo luogo, serve un impegno straordinario per la creazione di nuovi posti di lavoro e buoni posti di lavoro. La Toscana è stata la prima Regione ad applicare il Jobs Act e i dati ci dicono che i risultati si stanno vedendo. Ma possiamo e dobbiamo fare di più. Ad esempio pensando a una agenzia regionale per l’attrazione degli investimenti, all’accorpamento dei poli tecnologici per crearne uno di livello europeo, a un Piano per lo sviluppo della Toscana basato sull’economia digitale che attraverso il meccanismo del cosiddetto pre commercial procurement superi il sistema dei finanziamenti a pioggia.
Per fare tutto questo, però, la Toscana dovrà riuscire finalmente a correre a un’unica velocità, valorizzando le province della costa facendole ragionare davvero in una logica di Area Vasta e offrendo a tutti le stesse opportunità e le stesse possibilità di crescita e sviluppo. Rossi e il presidente Renzi hanno costruito già due passi importanti attraverso gli accordi del 2014 su Piombino e di quest’anno su Livorno. Adesso è tempo di un progetto complessivo sul Tirreno e sulla costa che faccia di quella parte di Toscana una nuova risorsa non solo per noi ma soprattutto per l’economia italiana.
Ritengo estremamente positivo il fatto che il presidente Rossi intenda costituire una commissione speciale proprio dedicata allo sviluppo della Costa e chiedo al consiglio regionale di lavorare perché anche questa possa partire insieme a tutte le altre e creare da subito le condizioni per lavorare concretamente a progetti e programmi di sviluppo su quell’area.
Serviranno forti investimenti sul tema delle infrastrutture, sulle aggregazioni di impresa integrando le numerosissime eccellenze scientifiche e industriali già presenti e soprattutto sulla ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, vere e proprie chiavi per puntare alla crescita. La Toscana è la prima regione italiana per spin off universitarie e la sesta per numero di start up: il nostro obiettivo è che diventi la prima anche in quel settore. Se lo faremo, in 5-10 anni la Toscana potrebbe posizionarsi al vertice delle classifiche di reddito pro-capite in Europa e anche nel mondo.
Abbiamo il dovere di aiutare questo percorso lavorando alla costruzione di un insieme di norme più snelle, procedure più semplici per chi vuole fare impresa fornendo maggiori possibilità di accesso al credito soprattutto per i giovani che si affacciano con idee e coraggio al mondo del lavoro. Il progetto Giovani Si è stata un’esperienza positiva da valorizzare e migliorare ulteriormente.
Troppe volte in questi anni si è detto “avremmo dovuto fare ma non abbiamo fatto”. Ora è il tempo di smettere di guardarsi indietro. Vale per le istituzioni, per le associazioni di categoria, per le piccole e medie imprese. Come ha scritto bene Paolo Ermini domenica sul Corriere della Sera “la politica in questo progetto deve fare da bussola, orientare le scelte, migliorare i servizi pubblici. I privati, dal canto loro, dovranno avere il coraggio e il senso di responsabilità sociale dei buoni capitani di industria”.
Infine un tema che ritengo imprescindibile se vogliamo davvero far cambiare marcia alla nostra regione. Quello della sicurezza. Ci sono anche esponenti delle opposizioni che tante volte lo hanno richiamato nella loro campagna elettorale. Ecco, adesso è il momento di prendere decisioni vere e lasciare da parte slogan e demagogia. La costituzione di una task force sulla sicurezza è essenziale e il primo passo è già stato fatto con la delega assegnata all’assessore Bugli a cui faccio i miei migliori auguri di buon lavoro.
Un ultimo accenno a chi, dalla minoranza, ha fatto una lezione sulla storia della sinistra come se il tema fosse fare a gara a chi lo è di più o chi è di meno. I cittadini non ci chiedono questo, chiedono risposte vere, concrete e in tempi rapidi. Chiedono una sinistra davvero riformista ed è quello che noi vogliamo essere col gruppo del Partito Democratico che per la prima volta rappresenta l’intera forza di maggioranza.
Abbiamo una enorme responsabilità nei confronti dei nostri elettori. Quella di far vedere, davvero, che qui dentro siamo in grado di fare buona politica dopo che tante, troppe volte questa istituzione in altre parti d’Italia ha fatto notizia in tutt’altro senso. Abbiamo le condizioni per farlo e un programma di mandato importante e ambizioso. Abbiamo davanti 5 anni di tempo. Usiamoli per fare della Toscana una delle più importanti regioni d’Europa.
Buon lavoro al presidente Rossi, alla giunta e a tutti i consiglieri.