Le industrie della nostra provincia possono crescere se sapremo investire su ricerca, sviluppo e innovazione

Ho partecipato in Camera di Commercio alla presentazione dei dati sull’andamento dell’economia pisana nel 2014, un anno che si è chiuso con l’ennesima contrazione.

Ma i numeri ci raccontano che le industrie della nostra provincia hanno ancora una grande capacità di crescita e che possono superare anche i livelli di produttività raggiunti prima della crisi. Per farlo, però, serve il potenziamento delle infrastrutture, la semplificazione della pubblica amministrazione, un ripensamento profondo del modello di accesso al credito e un forte investimento su ricerca e sviluppo di qualità. Un risultato che potremo ottenere più facilmente se i territori della costa lavoreranno tutti insieme e se sapremo far viaggiare tutta la Toscana davvero a un’unica velocità. ‪

Positivo è in particolar modo il dato sulle start up innovative e le aziende dell’alta tecnologia che, facendo leva sull’innovazione, fanno registrare performance migliori rispetto agli altri comparti. Come abbiamo detto più volte è quello il settore nel quale dobbiamo investire con forza aiutando in maniera concreta le imprese che vogliono nascere e svilupparsi sul territorio. Certo ancora non basta e serve adesso investire su un sistema dell’innovazione ancora più avanzato che riesca ad attirare capitali di rischio sul nostro territorio.
Per fare questo credo fortemente che dobbiamo superare la logica dei finanziamenti a pioggia puntando piuttosto sul cosiddetto ‘pre commercial procurement’, vale a dire appalti finalizzati alla conclusione di contratti che vengono attivati ancora prima della commercializzazione di un determinato prodotto.
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