In campagna elettorale avevo detto che avrei lavorato affinché la Regione si facesse carico del problema della sicurezza attraverso progetti da realizzare insieme alle amministrazioni locali e ai cittadini. Ebbene, dopo la scelta del presidente Rossi di assegnare una delega ad hoc, l’assessore Bugli ha fatto sapere che intende partire con 5 progetti pilota nelle città toscane. Ci siamo già sentiti e presto ci incontreremo. Credo proprio che ci siano tutte le possibilità perché tra queste ci sia anche Pisa.
“L’assessore Bugli ha spiegato di voler affrontare con forza quello che è uno dei temi più sentiti dai cittadini. Per farlo ha scelto di percorrere la strada della ‘collaborazione sociale’ coinvolgendo in prima persona anche i residenti e ipotizzando di sperimentare il modello proprio nelle città e nelle zone dove la situazione è più critica.
L’ipotesi cui sta lavorando la Regione, nel dettaglio, prevederebbe l’installazione di telecamere, progetti di riqualificazione urbana e iniziative di coinvolgimento dei cittadini attraverso il cosiddetto volontariato di prossimità e i gruppi della solidarietà. E a partire da questo l’obiettivo è quello di costruire, come avevamo chiesto, una sorta di modello toscano per la sicurezza nei quartieri, lavorando insieme alle comunità locali, creando allo stesso tempo un laboratorio di idee aperto alle proposte di esperti, università, cittadini che abbiano fatto esperienze nel settore o conoscano buone pratiche realizzate in giro per il mondo.
C’è infine un altro aspetto che ci tengo a sottolineare. Se davvero vogliamo dare risposte concrete ai cittadini sul tema della sicurezza non può essere tollerato che, come accaduto ieri a Firenze, chi aggredisce un vigile urbano con una spranga il giorno dopo sia già in libertà. Su questo serve lavorare con forza e determinazione, altrimenti lasceremo sempre più spazio a chi, da destra, fa della demagogia e dello sciacallaggio la sua unica linea politica.