Il risultato di ieri è certamente pesante per il Pd toscano ma respingiamo interpretazioni parziali del voto su questi tre comuni: solo chi non conosce la Toscana può definire Arezzo, Viareggio e Pietrasanta come ‘roccaforti rosse’: sono sempre state città dove il voto era contendibile e dove negli anni c’è stata alternanza tra centrodestra e centrosinistra e ogni vittoria era guadagnata sul campo senza dare nulla per scontato.
Dopo il bel risultato delle regionali due settimane fa prendiamo atto della sconfitta in queste tre realtà con umiltà, ma non accettiamo analisi del voto superficiali tendenti soltanto ad appesantire il senso della sconfitta e cercare di dare loro una valenza nazionale. Quando si vota per i sindaci contano situazioni locali ed è quindi sbagliato dare valore politico generale o di correnti di partito parlando astrattamente di ‘roccaforti rosse’ o ‘sconfitto il renzismo’ (anche perchè il caso di Venezia sconfessa ampiamente questa lettura). In queste tre città sapevamo dall’inizio che la vittoria del centrodestra fosse alla sua portata, erano sfide difficili da giocarsi fino all’ultimo voto e per questo ringraziamo ancora di più i nostri candidati che ce l’hanno messa tutta per portare a casa il risultato.
Storicamente la Versilia ha un elettorato moderato dove il centrosinistra ha sempre faticato a sfondare, tanto che 5 anni fa proprio la vittoria a Pietrasanta, come quella a Forte dei Marmi ad esempio, fu definita giustamente ‘storica’ dal momento che strappavamo al centrodestra un comune dove generalmente era forza di governo. A Pietrasanta, inoltre, sul voto ha sicuramente influito anche una questione locale legata all’inquinamento dell’acqua potabile con tracce sopra la norma di Tallio, cosa che ha portato giustamente nella popolazione grande preoccupazione, pur non essendone responsabile l’amministrazione comunale.
Per quanto riguarda Arezzo si può verificare facilmente che questa provincia, insieme proprio a quella di Lucca, sia sempre stata quella dove il centrodestra andava meglio nelle varie elezioni in Toscana, due province cosiddette ‘bianche’. Ad Arezzo la compattezza dello schieramento con cui si presentava Ghinelli ha giocato in favore della sua vittoria, e ricordiamo che la città è stata amministrata dal centrodestra fino al 2006, per 7 anni consecutivi, e Ghinelli è stato assessore della Giunta Lucherini.
A Viareggio ha senza dubbio pesato la grande divisione all’interno del nostro partito, commissariato da mesi, e la situazione di grande difficoltà della città dove è arrivato il Commissario Prefettizio due volte in pochi anni, e non si può certo dire che a Viareggio la vittoria sia mai stata data per scontata.