Il risultato del voto rappresenta per Pisa un grande segnale di cambiamento e di rinnovamento. E non a caso a ricevere il maggior numero di preferenze siamo stati io e Alessandra Nardini, i due candidati più giovani.
Ho detto fin dal lancio della raccolta firme e ancora di più quando sono stato chiamato a fare il capolista che l’obiettivo era far eleggere 3 consiglieri. Esserci riusciti è un risultato tutt’altro che scontato visto anche il momento delicato per tutto il PD.
Ora sono convinto che per Pisa si apra una fase nuova in cui, se vogliamo davvero farla diventare la capitale del Tirreno, dobbiamo accelerare e rendere il PD provinciale più forte e all’altezza del lavoro che sta facendo il partito regionale, un partito che ha aumentato il suo consenso di 5 punti rispetto al 2010 mentre a livello locale la percentuale è rimasta invariata.
Apprezzo il fatto che Francesco Nocchi abbia rassegnato le proprie dimissioni da segretario provinciale, un gesto che dimostra grande responsabilità e rispetto del partito. Dispiace tuttavia leggere nelle sue parole una piccola punta di acredine nel volersi intestare la vittoria di un altro consigliere come Alessandra Nardini, una ragazza giovane che ha dimostrato il suo valore raccogliendo oltre 7mila preferenze e che certamente non ha bisogno di ‘badanti’ politici.
Adesso, in ogni caso, è il momento in cui il PD dovrà affidare la sua guida a una persona in grado di interpretare al meglio la spinta al cambiamento e al rinnovamento testimoniata anche dal voto di domenica e garantire unitarietà e non posizioni preconcette. Una fase nella quale dovranno essere valorizzate tutte le energie che si sono sprigionate in campagna elettorale e tra queste, in particolare, quella di una figura seria e preparata come Ivan Ferrucci che negli ultimi 5 anni ha svolto in Regione un grande lavoro.
In ultimo, permettetemi una riflessione più generale all’esito del voto in Toscana. Quello conseguito dal presidente Rossi è un grande risultato se si pensa che, nelle passate elezioni regionali, i candidati presidente di centrosinistra erano sostenuti da coalizioni appoggiate da cinque o sei liste. Non di meno deve però far riflettere il risultato della Lega con quasi un cittadino su quattro che ha votato per il candidato presidente che hanno espresso insieme alla destra di Fratelli d’Italia. Significa che i temi su cui hanno centrato la loro propaganda sono estremamente sentiti dai cittadini. A noi il dovere di offrire soluzioni realistiche, anche sul territorio, che, certamente, non sono quelle demagogiche dettate da loro.