Carissime e carissimi,
torno a scrivervi a un paio di settimane dall’ultima newsletter e riparto dal tema che, in quella occasione, avevo affrontato lungamente: le elezioni amministrative di Pisa.
Iniziamo dalla fine: Andrea Serfogli sarà il candidato del Partito Democratico e, mi auguro, di tutta la coalizione di centrosinistra.
Leggo oggi che il Psi ha intenzione di correre da solo e lo stesso potrebbe fare anche Mdp che, a sua volta, potrebbe anche scegliere di non presentare la propria lista. Io mi limito a fare un nuovo, accorato appello alle forze del centrosinistra pisano affinché venga fatto un estremo tentativo di presentarsi insieme di fronte agli elettori il 10 giugno e, eventualmente, nel ballottaggio del 24. Allo stesso modo chiedo al mio partito e a Serfogli di mettere da subito in campo proposte innovative dal punto di vista programmatico e nel metodo di condivisione con cui affrontare sia la campagna elettorale sia il governo della città coinvolgendo sin da subito energie nuove e fresche di cui la città ha estremamente bisogno.
Non possiamo (e credo che nessuno di noi lo voglia) rischiare di consegnare la città al M5S o alla destra leghista. Chi vuole davvero bene a Pisa e al suo futuro non può non sentire addosso questa responsabilità.
Come sapete bene in queste settimane, anche alla luce del risultato elettorale del 4 marzo, ho lavorato senza sosta affinché il 10 giugno potessimo presentarci agli elettori con una candidatura unitaria che fosse in grado di tenere insieme dalle liste civiche a Mdp e che fosse in grado di superare le perplessità che erano state poste sul nome di Andrea. Così non è stato, Serfogli ha legittimamente deciso di proseguire per la sua strada convinto che la sua candidatura possa essere vincente, e ora non posso che augurarmi (e augurargli) che intorno a lui si possa coalizzare il più ampio consenso possibile.
Ammetto che sono stato piacevolmente stupito quando da più parti, in questi giorni, mi è stata chiesta la disponibilità a candidarmi seppure quello fosse l’ultimo dei miei pensieri e non fosse una ipotesi che avevo mai preso in considerazione. So bene che avrebbe voluto dire più responsabilità, più oneri (oltre, certamente, all’onore di poter rappresentare la città che tanto mi ha dato), più sacrifici per la vita privata mia e di chi mi sta a fianco e certamente più “rogne” da gestire (perché, diciamocelo, governare una città è difficilissimo!), ma a tutti ho detto che se quella fosse stata la condizione per presentarci uniti e superare le fratture interne al PD e al centrosinistra allora non mi sarei tirato indietro.
Perché per me la politica è prima di tutto questo: senso di appartenenza, di militanza, di squadra, di collettivo. E spero davvero, per il bene che voglio a Pisa, che gli strappi che si sono consumati in queste settimane non abbiano conseguenze irreparabili che sarebbero, davvero, imperdonabili.
Per questo stesso motivo chiedo, da adesso, uno sforzo collettivo soprattutto a quelli che nel mio partito chiedevano una soluzione differente. E’ il tempo di guardare avanti e lavorare insieme ad Andrea Serfogli e alla coalizione che si costruirà intorno a lui impegnandoci su un programma serio, credibile e concreto, che parta dal dare risposte ai temi che con più forza ci sono stati sollevati dai cittadini in questi mesi: dalla sicurezza alla lotta al degrado, dal litorale al turismo, dal rapporto con le università all’attrazione di investimenti.
Un elemento essenziale in questa fase storica, e sono certo che Andrea per primo lo abbia nelle sue corde, sarà la capacita di andare ad ascoltare la rabbia delle persone e mettere la nostra faccia, la nostra storia e la nostra voce prima di tutto in quei contesti che da noi nel tempo si sono allontanati. Dovremo avere, come PD e centrosinistra, la capacità di lasciare quei mondi più protetti e rassicuranti (dove, ammettiamolo, ci siamo rifugiati ma che sono sempre più ridotti) e saper tornare a parlare con chi vive con più fatica e disagio la propria quotidianità.
Ripartiamo dalle proposte concrete e da almeno tre punti che credo sia importante mettere da subito, con forza, sul tavolo.
- Un “Piano straordinario per la sicurezza e il decoro” che parte dalla necessità di più forze dell’ordine e punti fissi di polizia al trasferimento della questura in piazza Vittorio fino alla riqualificazione delle zone periferiche della città e a un piano speciale per la gestione della movida.
- Un “Patto di sviluppo per Pisa” che veda insieme Comuni, Università e Centri di ricerca e che punti a costruire una grande area metropolitana estesa a Lucca e Livorno. L’obiettivo dovrà essere creare una connessione veloce attraverso un sistema di metropolitana di superficie che utilizzi le infrastrutture già esistenti e che, partendo dai Fossi Medicei e dal Terminal Crociere di Livorno possa passare da San Rossore, dall’aeroporto di Pisa e dalla connessione col People Mover per raggiungere il centro cittadino e finire a ridosso delle mura di Lucca.
- Il pieno recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città a cominciare dal completamento del museo delle Navi Romane al recupero della stazione radio Marconi perché queste strutture possano diventare catalizzatori di interesse e nuove leve di sviluppo e attrazione turistica.
Di questo e di molto altro ho parlato in questa intervista a 50 Canale con Francesco Ippolito.
Come sempre leggo volentierissimo i vostri commenti e metto a disposizione la mia mail anche per coloro che volessero darci una mano in campagna elettorale: comunicazioni@antoniomazzeo.com.
Per chiudere alcuni flash dal lavoro in Consiglio Regionale, con alcune importanti novità:
- Oltre 37 milioni di euro sono stati stanziati in Toscana per la prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e di questi circa 16 a Pisa in gran parte destinati al secondo lotto dei lavori allo Scolmatore (QUI l’articolo del Tirreno). E’ un ulteriore passo concreto in avanti che giunge a pochi giorni dalla conclusione dei lavori del primo lotto per la realizzazione della ‘foce armata’ (finanziata con un contributo di 15 milioni di euro) con cui sarà aumentata la portata alla foce del canale e limitato il fenomeno dell’erosione costiera.
- Il via libera per la realizzazione ad Alberese di un nuovo Polo agroalimentareè un’ottima notizia e un altro tassello del Piano Strategico di sviluppo della Costa Toscana che va a compimento. La scommessa sul tema dell’innovazione, lanciata col progetto di unificazione dei poli costieri, è centrale all’interno del Piano che abbiamo realizzato ed approvato con la Commissione Costa e questo progetto, sostenuto con grande forza anche dal capogruppo PD Leonardo Marras, va esattamente in questa direzione puntando sempre più a rafforzare e incentivare la produzione e la trasformazione agroalimentare di qualità (QUI per approfondire).
- Come membro dell’ufficio di presidenza ho avuto l’onore di rappresentare il Consiglio Regionale della Toscana all’edizione 2018 di Vinitaly (QUI alcune foto). Lo spazio riservato alla nostra regione è straordinario e al suo interno ho potuto incontrare alcune delle più straordinarie eccellenze del settore che operano sul nostro territorio. Dal Chianti a Montalcino, da Bolgheri alle Terre di Pisa abbiamo un patrimonio unico al mondo e dobbiamo tutelarlo, sostenerlo e valorizzarlo sempre di più.
- Fino all’11 maggio è aperto il bando per la richiesta di contributi una tantum per iniziative destinate alla valorizzazione delle tradizioni culturali toscanee alla qualificazione e valorizzazione dei luoghi del commercio: QUI trovate tutti i dettagli dell’avviso e i soggetti che possono partecipare.
Un abbraccio
Antonio
PS: Sono felice di continuare ad essere nei pensieri del neodeputato leghista Ziello ma più che al sottoscritto lo inviterei, visto il suo ruolo istituzionale, a rappresentare i cittadini del territorio in cui è stato eletto occupandosi di qualcosa di più serio e concreto. O magari a spiegare come mai, a Cascina, abbiano negato una commissione d’inchiesta sui presunti abusi edilizi della sindaca Ceccardi (leggete QUI per saperne di più). Qualcosa da nascondere?
PS2: A cinquanta giorni dalle elezioni mi pare evidente che siamo ancora in pieno caos istituzionale. Io vi dico, sinceramente, che questo trasformismo del M5S per cui Lega o PD pari sarebbero pur di poter governare non mi convince (senza contare le loro modifiche al programma prima e dopo il voto, guardate QUI). Sento però, e leggo anche dalle vostre mail, tanti pareri diversi: voi come la pensate? Se vi va scrivetemi: comunicazioni@antoniomazzeo.com.