Newsletter 44/2017 – Cinque anni indietro, 65 giorni avanti

Carissime e carissimi,

sta per chiudersi il 2017 e questa è la newsletter numero 44, l’ultima dell’anno. Ho provato con questo strumento a raccontarvi quasi settimanalmente il nostro lavoro in Consiglio Regionale (le ritrovate tutte QUI) e da voi ho ricevuto tante risposte, tanti stimoli, tante idee, tante sollecitazioni delle quali vi ringrazio di cuore. E’ un impegno che rinnoverò anche nel 2018 e come sempre, se vorrete, leggerò volentieri quello che avrete da scrivermi (la mail è facile: comunicazioni@antoniomazzeo.com e mi potete contattare anche su WhatsApp al 371 3552637 per ricevere aggiornamenti e notizie via smartphone).

Questa fine d’anno ha portato con sé lo scioglimento delle Camere e la notizia che il 4 marzo andremo alle urne per eleggere il nuovo Parlamento.

Se guardo indietro si chiude una legislatura che ha visto il PD protagonista di una stagione di riforme con pochi precedenti grazie alle quali l’Italia ha saputo ripartire dopo anni segnati da una profonda crisi economica e tornare ad essere autorevole e centrale nelle politiche in Europa. Una stagione segnata da tanti ottimi risultati ma, come ovvio, anche da tanti capitoli su cui si poteva fare di più e serve ancora un impegno forte e costante. Penso in questo senso prima di tutto al lavoro perché se è vero che grazie al Jobs Act ( che ovviamente può e deve essere migliorato, per esempio facendo costare ancora meno il lavoro a tempo indeterminato) finalmente i numeri dell’occupazione hanno ripreso a salire e quelli della disoccupazione, soprattutto giovanile, a scendere, sappiamo bene che in questo campo la strada per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi è ancora lunga. La dico senza giri di parole: per noi il lavoro e la buona occupazione erano, sono e saranno sempre in cima alla lista delle priorità.

Voglio però anche ricordare come questo quinquennio sia stato segnato anche dalla crescita straordinaria soprattutto dei diritti e della civiltà del nostro Paese (dal biotestamento alle unioni civili, dal dopo di noi al contrasto al caporalato e alle dimissioni in bianco, QUI tutti i provvedimenti principali).

In questi giorni, però, in tanti hanno provato a nascondere questi risultati con la mancata approvazione dello ius soli temperato. Voglio che sia molto chiaro a tutti che quel provvedimento non è passato per una ragione semplice: il M5S ha disertato l’aula e le destre hanno detto no. Su questo non possono esserci equivoci di sorta: c’è chi era a favore del provvedimento (e il PD lo era e lo è) e c’è chi era ed è contrario. Il PD, semplicemente, da solo non aveva i numeri per poterlo approvare, assenti o non assenti.

Se guardo avanti, dunque, vedo questo: una profonda differenza politica, culturale, di valori, di serietà, di concretezza che ci vede opposti (diametralmente opposti) alle destre e al M5S. Da oggi mancano 65 giorni alle elezioni e la campagna elettorale a chi la spara più grossa tra i nostri avversari è già partita: QUI ho provato a sintetizzare il senso economico delle ultime proposte lanciate da Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Sono numeri, non opinioni. E come potete vedere le loro promesse sono, semplicemente, irrealizzabili e dunque un inganno per tutti gli elettori.

Io non voglio che l’Italia torni in mano ai venditori di fumo o veda prevalere l’improvvisazione e l’incapacità di governo. Io voglio che l’Italia porti avanti quel percorso di riforme che, dopo anni di immobilismo, ci ha visto ripartire, rialzarci faticosamente dalla crisi, tornare a creare lavoro e occupazione, a impegnarci per le famiglie, per i diritti delle donne e del futuro dei giovani. Sono temi che tutti coloro che hanno a cuore il centrosinistra e la sinistra in questo Paese, non possono non condividere.

Sessantacinque giorni sono poco più di due mesi. Serve un grande impegno collettivo, uno sforzo in grado di coinvolgere tutte le nostre energie migliori e quella straordinaria comunità di donne e di uomini che crede nel Partito Democratico, nelle sue ragioni fondative e nella storia e nei valori che rappresenta.

Io, lo sapete, non mi tirerò indietro e vivrò questa campagna elettorale con l’entusiasmo, la passione e l’energia di sempre. A voi chiedo di fare altrettanto. Perché “fare politica” non è una parolaccia ma un privilegio, ancora di più quando si possono condividere insieme obiettivi e risultati come abbiamo fatto in questi anni.

Che sia, allora, davvero un buon anno. Ve lo auguro di cuore.

PS: Concretezza, abbiamo detto. E allora anche se sono gli ultimi giorni di dicembre ecco un po’ di risulati concreti del nostro lavoro in Toscana: QUI la notizia del patto per Pisa da 600 milioni di euro tra Regione e Comune, mentre dal Cipe sono arrivati i finanziamenti per il completamento del Corridoio Tirrenico, per i primi due lotti della tangenziale a nord est di Pisa e per rendere navigabile anche ai grindi yacht il Canale dei Navicelli. Concretezza contro venditori di fumo. Ricordatevelo anche fra due mesi. Non è una differenza di poco conto.

Un abbraccio,
Antonio

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