Newsletter 12/2017 – I risultati del Congresso PD. E ora avanti, insieme, verso il 30 aprile

Carissime e carissimi,

voglio iniziare questa newsletter dicendo 29.126 volte GRAZIE. Tanti sono, infatti, gli iscritti della Toscana che nelle ultime due settimane hanno partecipato e votato nei congressi che si sono tenuti nei 765 circoli sparsi su tutto il territorio regionale. Significa oltre il 61% del totale dei nostri tesserati e una simile partecipazione democratica rappresenta per me il risultato più bello, indipendentemente da quali preferenze sono state espresse.

Certo, il risultato che ha visto prevalere nettamente la mozione di Matteo Renzi in tutte e 13 le federazioni (+15% complessivo rispetto a 4 anni fa) è per me un ulteriore motivo di grande soddisfazione e, credo, il segno evidente di come la nostra base voglia riprendere quella strada improntata al cambiamento che si è interrotta dopo il 4 dicembre.

Trovate QUI tutti i risultati, QUI un servizio sulla loro presentazione insieme al segretario regionale Dario Parrini e QUI una mia dichiarazione sul “rivoluzionario” cambio di equilibri su tutta la costa toscana.
Le vostre valutazioni, come sempre, saranno ben accette e le leggerò molto volentieri: comunicazioni@antoniomazzeo.com.

Permettetemi però anche un piccolo focus sul risultato ottenuto in provincia di Pisa. La mozione Renzi, quattro anni fa, prese il 39% in provincia, stavolta siamo arrivati a superare il 58 nonostante la stragrande maggioranza di dirigenti e amministratori locali sostenesse Andrea Orlando (QUI per approfondire e QUI la pagina Facebook con tutte le informazioni e le iniziative nella nostra provincia).

I numeri non rendono però conto di un altro aspetto, per certi versi ancora più importante: la grande soddisfazione di aver visto tanti giovani impegnarsi in prima persona nella presentazione delle mozioni. Sia chiaro: loro rappresentano il patrimonio non di una parte ma di tutto il Partito Democratico e la loro energia e il loro entusiasmo sono benzina nel motore che abbiamo subito fatto ripartire in vista delle primarie aperte del 30 aprile. Mi auguro, di cuore, che anche quel giorno sia una grande festa di democrazia e di partecipazione popolare. Un qualcosa che nessuno, oltre il PD, riesce a mettere in piedi.

Noi, in queste settimane, continueremo a raccontare le nostre idee e i nostri progetti per il futuro del partito e del Paese. E continueremo a spiegare come intendiamo costruire un partito forte (guidato da un leader forte come Matteo Renzi) che sia epicentro di un centrosinistra riformista e di governo.
Credo che la differenza fondamentale stia proprio qui: qualcuno cerca di convincere a “non votare per qualcuno”, noi cerchiamo di convincere a votare “per qualcosa”.

PS: Qualcuno, in queste ore, sta facendo polemica sui numeri degli iscritti al Partito Democratico e sull’affluenza ai congressi di circolo. Premesso che, a livello nazionale, il dato di partecipazione è in netto aumento rispetto al 2013 (59% contro 55%), è utile ricordare anche alcuni numeri assoluti relativi alle principali forze del centrosinistra europeo. Il Pd ha 450 mila iscritti (la Spd tedesca, per dire, ne ha 440mila in una nazione di 82 milioni di abitanti) e 266 mila hanno votato in 6mila congressi di circolo. Di questi, 180mila hanno sostenuto la mozione Renzi (50mila in più rispetto a quattro anni fa) e rappresentano, per esempio, il numero totale degli iscritti del Psoe spagnolo che a maggio eleggeranno il nuovo segretario e tre volte il numero dei tesserati ai socialisti francesi. O, ancora, un numero più alto dei 120mila o 170mila che nenel 2015 e 2016 hanno incoronato Corbyn in Inghilterra.
Il tutto, ovviamente, evitando di ricordare che l’attuale presidente della Camera e aspirante premier Luigi Di Maio, nel 2013, è stato candidato dal M5S grazie alle “Parlamentarie” on line con ben 189 preferenze

Un abbraccio,
Antonio

Condividi