Newsletter 24-2016 – I risultati di un anno in Consiglio della Toscana che dice SI

Carissime e carissimi,

l’estate ormai è alle porte, ma la nostra attività e il nostro impegno non si fermano. Anzi. Ho iniziato da qualche giorno a girare per le Feste dell’Unità della Toscana (alla fine di questa newsletter trovate i miei prossimi appuntamenti, QUI trovate il programma della Festa Regionale di Santomato a Pistoia, QUI quello della festa provinciale pisana a San Miniato e QUI alcune foto dell’inaugurazione) e come ogni anno si rinnova lastraordinaria bellezza della nostra comunità (da Pistoia a Volterra i nostri volontarisono semplicemente straordinari!), capace come nessuna di animarsi, di partecipare e di dare vita ad appuntamenti di confronto, di dibattito, di partecipazione e di condivisione.

Quest’anno, più di sempre, è importante essere presenti e raccontare le tante cose che stiamo facendo, dal governo nazionale a quello regionale, e che troppo spesso rimangono nascoste dietro alle nostre polemiche interne che gli iscritti e i militanti dimostrano di non capire. Penso, in Italia, alle riforme fatte, al lavoro creato, alla legge sui diritti civili, a quella appena approvata sulla povertà che arriva dopo quella sul terzo settore e il “dopo di noi”. Penso, in Toscana, alla riforma sanitaria, all’abolizione del doppio vitalizio, all’abbattimento dei costi della politica, alla nuova legge di governo del territorio, agli investimenti in innovazione (QUI potete consultare l’ebook con i principali risultati che abbiamo contribuito a raggiungere nel primo anno di legislatura).

Ecco, quando pariamo di tutto questo ci sentiamo rispondere, semplicemente: “ma perché tutto l’impegno che spesso mettete per litigare fra di voi non lo mettete nel raccontare quello che il nostro partito ha fatto e sta facendo?”. E’ quello che, giorno dopo giorno, siamo chiamati a fare. Sappiamo bene che c’è ancora tanta strada davanti, ma è importante che, passo dopo passo, si stiano mettendo i tasselli per una Italia più giusta, migliore e in grado di stare, da protagonista, dentro all’Europa.

E’ una strada che, in autunno, passa dal Referendum Costituzionale. Abbiamo raccolto quasi 600mila firme per chiedere il referendum, oltre 50mila sono arrivate dalla Toscana. Un risultato straordinario che deve essere una spinta, per tutti noi, ad impegnarci con forza nei nostri mesi per spiegare a tutti perché sosteniamo e diciamo convintamente SI.

Alcuni flash, infine, dal Consiglio Regionale e dal territorio.

COMMISSIONE COSTA 1: Abbiamo fatto tappa a Volterra e abbiamo annunciato, d’accordo con il presidente Rossi, che presto sarà dichiarato lo stato di crisi regionale per la Val di Cecina (gli articoli su La Nazione, il Tirreno e Qui News Volterra).COMMISSIONE COSTA 2: Alla fine della scorsa settimana insieme ai colleghi Gianni Anselmi e Francesco Gazzetti avevamo raccolto le preoccupazioni dei sindaci e dei cittadini dellla costa livornese per i lavori iniziati da Anas sulla Variante Aurelia. Purtroppo nel week end i disagi dovuti a quel cantiere sono stati enormi e come presidente della Commissione ho scritto al ministro Delrio al viceministro Nencini al presidente della Regione Rossi e al capo compartimento di Anas per chiedere immediatamente una soluzione alternativa. Il governo si è preso in carico la questione e ci ha informati che il 21 i lavori saranno sospesi e riprenderanno a settembre. Una buona notizia e una risposta concreta che mette fine a una situazione surreale.

CONSIGLIO REGIONALE: A Pisa è stata posata la prima pietra per Residenza universitaria San Cataldo. Grazie a un cofinanziamento al 50% del governo avremo presto una struttura all’avanguardia dal punto di vista energetico e con 242 posti letto. Un vero e proprio modello a livello nazionale.
Insieme ai colleghi consiglieri della provincia di Pisa abbiamo poi preparato unamozione a sostegno del patrimonio unico contenuto nella biblioteca universitaria e ho chiesto all’amministrazione comunale di approfondire la possibilità di usare, allo scopo, anche l’immobile ex Telecom da anni in disuso e in abbandono.

PS. Inutile girarci intorno: siamo reduci da giorni difficili ed è impossibile cancellare dagli occhi le atroci immagini che ci sono arrivate da Nizza prima e della Turchia poi. Non ci abitueremo mai (e non dobbiamo mai permettere che questo accada) al sangue, alla morte, al dolore. Di fronte al terrore, alla paura, a chi pensa di imporre il proprio volere con la forza dobbiamo rispondere con il nostro valore più grande: l’unità dell’Europa e la democrazia dei nostri Paesi da opporre ai fondamentalismi e ai totalitarismi. .

Un abbraccio,
Antonio

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