Questa è la risposta che ho scritto a un post di Francesco Nocchie in cui parlo di fusione di comuni, amministrative, referendum costituzionale. E’ un po’ lunga, lo so, ma mi fa piacere condividerla con tutti voi.
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Caro Francesco, a differenza della mia usuale sinteticità mi costringi a scrivere un post molto lungo (ma lo faccio con piacere riconoscendo l’impegno che hai messo nel guidare la nostra comunità per tanti anni). Emoticon smile
Sono convinto anche io che sia opportuno un momento di riflessione interno al nostro partito soprattutto in vista degli importantissimi appuntamenti con le amministrative di giugno e del referendum di ottobre. Sai bene, avendolo vissuto in prima persona da segretario provinciale, quanto possa essere faticoso e difficile tenere insieme le diverse sensibilità e le diverse posizioni ma questo è uno di quei momenti in cui, credo, non possiamo permetterci divisioni e dobbiamo invece serrare le fila e trovare la strada migliore da percorrere. Tutti insieme. Mi pare sia stato, questo, lo spirito dell’ultimo intervento in direzione nazionale del nostro segretario Matteo Renzi e credo che spetti a noi tradurlo in pratica anche a livello locale. Come avrai avuto modo di vedere, a livello regionale, abbiamo ad esempio deciso per un allargamento della segreteria che permetterà di avere al nostro interno una visione ancor più plurale e complessiva.
Quanto all’esito del referendum sulla fusione dei comuni di Castellina e Riparbella, che muove il tuo intervento, non posso che condividere la sorpresa e l’amarezza per un risultato che, purtroppo, rappresenta non tanto una sconfitta dei due sindaci quanto piuttosto la perdita di una grande opportunità per i cittadini che in quei territori vivono e lavorano. Nel tuo intervento dici che questa è la seconda volta in cui i cittadini dicono no alla fusione nel territorio di Pisa riferendoti al precedente della mancata fusione tra Capannoli, Palaia e Peccioli del 2013 quando tu eri segretario provinciale. Permettimi di ricordare, però, che ci sono stati anche due casi (i comuni di Casciana Terme Lari e Crespina Lorenzana) in cui i cittadini hanno invece detto sì a quel percorso e che proprio quel si ha avuto importanti ripercussioni sulle amministrazioni e sui servizi. Mirkoha spiegato bene cosa ha voluto dire per il suo comune aver detto si al percorso di fusione. Un milione e 300mila euro di risorse in più per il 2016 dopo le 500mila dello scorso anno. Ha detto: «Li utilizzammo per diminuire tutti i tributi comunali, dalla Tasi all’Imu alla tassa sui rifiuti, oltre che per le politiche sociali per le fasce più basse di reddito e ridurre i canoni d’affitto agli indigenti. Adesso con i soldi in più, che davvero sono una bella sorpresa, riusciremo ad abbattere le tariffe di mense e trasporti scolastici per 55mila che verranno risparmiati dai cittadini e ad asfaltare le strade. Avrò abbastanza fondi anche per investire in edilizia scolastica e parchi pubblici».
E’ in nome di questa prospettiva non certo ideologica, in coerenza a un più complessivo percorso di riassetto istituzionale a tutti i livelli, che abbiamo ritenuto e riteniamo giusto perseguire con forza questa strada. Perché compito di una classe dirigente credo debba essere prima di tutto quello di costruire percorsi di prospettiva e non limitarsi soltanto a guardarsi alle spalle.
E continueremo a farlo, sperando che su questo tema possa esserci l’impegno comune di tutti coloro che vivono e si impegnano all’interno del nostro partito. Dici bene: amministrative e referendum sono due partite su cui serve una mobilitazione generale e l’impegno forte e determinato di ciascuno di noi. E’ quello che mi auguro e che spero tutti vorremo perseguire. Per i nostri territori prima e per il futuro del nostro Paese poi, non per o contro Matteo Renzi. Superati due appuntamenti così importanti, poi, si aprirà la fase congressuale in cui ognuno sarà libero di avanzare la propria proposta alternativa. Spero e mi auguro che sul nostro territorio saremo capaci di arrivare ad una proposta unitaria che parta dalla valutazione di questi mesi di lavoro insieme e che stia alla base di un Partito Democratico ancorato sui suoi valori ma anche capace di aprirsi e di allargarsi anche all’esterno. Un partito in cui includere esperienze plurali e in cui possano continuare a sentirsi a casa e protagonisti le tante compagne e i tanti compagni che in questi anni ci hanno insegnato (e a cui deve andare sempre il nostro grazie) cosa vuol dire militanza e mettersi a disposizione delle proprie comunità partecipando alla vita quotidiana delle nostre amministrazioni, del partito e delle Feste dell’Unità. Persone che, purtroppo, vedo troppo spesso restare o mettersi alla finestra e in alcuni casi arrivare a non rinnovare la tessera del partito. Forse potevamo farlo anche prima ma adesso è davvero arrivato il momento di aprire un dialogo forte e capire i limiti delle nostre proposte e della nostra organizzazione.
Ti lancio dunque una proposta concreta per raccogliere il tuo invito. Che ne dici da qui al 5 giugno di organizzare insieme delle iniziative a sostegno dei nostri candidati sindaco di Cascina, Vecchiano, Santa Luce e Buti?
Un abbraccio.