Una task force per la Costa toscana che affianchi la giunta regionale e il presidente Rossi in modo propositivo e che, giocando di squadra in maniera trasversale all’interno del consiglio regjonale, sappia dare l’impulso a un’area della regione che ancora oggi vive un divario di competitività con la sua parte centrale.
Sono queste le linee principali di indirizzo che ho indicato oggi nella relazione introduttiva della Commissione per la ripresa socio economica della Toscana costiera agli altri commissari in una seduta che ha visto all’ordine del giorno anche l’audizione del presidente della Regione Enrico Rossi.
In una recente visita a Expo sono rimasto molto colpito da un plastico che ritraeva un’Europa senza l’Italia e si chiedeva cosa e come sarebbe il nostro Continente senza il nostro Paese. Ho allora voluto evidenziare nella relazione cosa sarebbe l’Italia senza la Toscana e la Toscana senza la sua costa. Si tratta di un territorio di straordinaria bellezza e ricco di tantissime eccellenze che, come Commissione, abbiamo intenzione non solo di salvaguardare ma di valorizzare mettendole insieme in un’ottica di rete e di sistema integrato che superi finalmente i localismi e i campanilismi.
Una impostazione di lavoro sulla quale ho chiamato tutti i commissari a una forte azione comune, indicando nel gioco di squadra la chiave del lavoro dei prossimi mesi.
Il fatto che questa commissione sia composta da ben 16 consiglieri non è infatti il frutto di un calcolo matematico di rappresentanza politica ma sta a significare proprio la volontà di dargli la maggior rappresentatività possibile a livello territoriale e coinvolgendo in maniera trasversale tutti i partiti. Il mio richiamo a giocare di squadra va proprio in tal senso: su questa partita credo che tutti siamo chiamati a fare la nostra parte mossi unicamente dalla volontà di costruire un progetto condiviso per quel pezzo di Toscana. Se ci riusciremo sono certo che a beneficiarne sarà tutta la regione.
Per farlo avremo un fitto programma di lavoro da portare a compimento nelle prossime settimane: dopo l’audizione di Rossi chiameremo il direttore di Irpet quindi i sindaci dei comuni capoluogo e successivamente le associazioni di categoria, le camere di commercio, i sindacati e le università. Vogliamo fare entro fine anno una panoramica esaustiva delle problematiche e delle opportunità dell’area costiera ed arrivare quindi, entro la metà del 2016, alla definizione di un piano strategico della Costa toscana al quale lavorare in stretta sinergia proprio con la giunta e il presidente della Regione. L’obiettivo sarà dunque quello di rovesciare l’approccio: non si interverrà, o per lo meno non solo, per fronteggiare le emergenze quanto piuttosto per anticipare i problemi e creare preventivamente occasioni di crescita e sviluppo sul territorio.
Tra i settori di intervento su cui la Commissione sarà chiamata a lavorare, infine, ho voluto sottolineare il tema delle infrastrutture, fondamentali perché davvero tutta la Toscana possa viaggiare a un’unica velocità, la capacità di attrarre investimenti sul territorio, perché dobbiamo creare sempre più le condizioni perché chi ha da investire denari possa e voglia farlo in Toscana, e infine il turismo perché non dobbiamo essere soltanto una ‘regione cartolina’ ma vogliamo valorizzare le tante specificità ed eccellenze che ci sono sul territorio mettendole in rete e promuovendole e rendendole fruibili al più ampio numero di persone possibile.