Una grande responsabilità e una grande emozione per quella che sarà una sfida importantissima da giocare nei prossimi anni per tutta la regione. E’ quello che mi sento addosso dopo essere stato eletto all’unanimità a presiedere la Commissione per il rilancio socio-economico della Toscana costiera.
Questo è un primo, importantissimo tassello che ci permette di trasformare in concreto quello che abbiamo detto e ripetuto tante volte in campagna elettorale. Una delle priorità che ci siamo dati da tempo e che ha sottolineato anche il presidente Enrico Rossi nel suo programma di mandato era infatti quella di eliminare il divario di competitività che esiste tra la parte centrale della regione e quella che si affaccia sul mar Tirreno.
Per troppo tempo non si è ragionato in un’ottica integrata di sviluppo e si sono perse occasioni importanti per quei territori. Oggi è il momento di cambiare passo ed obiettivo prioritario della commissione sarà dunque quello di creare le condizioni perché davvero tutta la Toscana possa correre a un’unica velocità e le province della Costa, che più di altre hanno pagato la crisi economica di questi anni, possano rilanciarsi attraendo nuovi investimenti e potendo contare su nuove infrastrutture.
Per farlo chiederò agli altri consiglieri membri della commissione di portare avanti un lavoro capillare che vada ad intercettare le esigenze dei singoli territori in modo da trasformarle poi in un progetto complessivo che superi le logiche territoriali e di campanile ma punti a uno sviluppo vero e concreto di tutta l’area costiera della Toscana.
Alla luce di tutto questo il primo passo della Commissione sarà chiedere la disponibilità del presidente Rossi a essere presente per una audizione visto che, come detto, il tema è centrale nel programma di mandato e che lui stesso ha sostenuto con forza la volontà di istituire questa Commissione. Credo dunque che sia importante che i lavori veri e propri della Commissione partano proprio da un confronto col presidente.
A seguire, poi, è mio obiettivo coinvolgere anche tutte le realtà del territorio, a partire dai sindaci dei comuni capoluogo, le associazioni di categoria e i sindacati attivando con loro una campagna di ascolto sulle problematiche e le necessità di ogni singola realtà.
A quel punto potremo costruire un vero e proprio piano strategico per la costa toscana che sia il più possibile costruttivo, condiviso e partecipato e, anche attraverso una relazione diretta col governo e l’Unione Europea, lavorare per attrarre sul nostro territorio quelle risorse necessarie a creare nuovi investimenti e nuovi posti di lavoro e a salvaguardare e rilanciare tutte quelle realtà che in questi anni hanno dovuto fronteggiare con grande fatica la crisi economica.