Col presidente Enrico Rossi e il capogruppo PD in consiglio regionale Leonardo Marras abbiamo presentato una proposta di legge, primi in Italia, per vietare il cumulo dei vitalizi da parte di chi ha ricoperto, olter all’incarico di consigliere regionale, quello di parlamentare, europarlamentare o consigliere regionale in un’altra regione.
Oltre a questo la proposta di legge prevede anche la sospensione dell’erogazione dell’assegno in caso chi ne fruisce venga eletto come parlamentare nazionale o europeo o come consigliere in un’altra Regione. Solo al termine dell’espletamento di tali mandati il vitalizio sarà ripristinato, salvo che chi ne fruisce nel frattempo abbia maturato il diritto ad altri vitalizi e dovrà dunque procedere alla scelta.
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Con questa legge chi si trovasse insomma nella condizione di percepire un doppio assegno di vitalizio per le cariche avute, dovrà scegliere a quale dei due rinunciare. Se rinuncerà a quello da consigliere regionale gli verranno restituiti i contributi versati come accantonamento per quel fondo ma non percepirà più alcuna indennità.
E’, insomma, un nuovo passaggio nel segno del buon senso e della riduzione dei costi della politica che ci viene chiesta dai cittadini dopo la diminuzuine del numero dei consiglieri e il dimagrimento imposto alle strutture e agli organi regionali. Non si tratta di fare demagogia ma di dare risposte concrete rispetto agli impegni che ci eravamo presi in campagna elettorale.
Abbiamo voluto farlo fin dall’inizio della legislatura proprio per dare il segnale dell’attenzione del Partito Democratico verso questo tema. Credo infatti che la scarsa partecipazione dei cittadini alle ultime elezioni regionali sia da imputare anche al fatto che le Regioni sono viste come fonti di spreco, e anche se la Toscana è virtuosa è importante dare ulteriori risposte e segnali forti, intervendo con norme serie laddove ci è possibile.