Noi siamo per la più assoluta libertà di pensiero. Ma chi viene a Pisa deve prima di tutto rispettare i cittadini e la città. Gli anni scorsi, in occasione della manifestaszione Canapisa che sabato si svolgerà nel centro cittadino, questo non è accaduto e invece dobbiamo dire con forza che servono regole certe e che su questo tema gli enti preposti dovranno porre maggiore attenzione ed avere un comportamento fermo e irremovibile.
La libertà di manifestare non è in discussione e credo sia anche giusto portare avanti un dibattito approfondito su un tema assai delicato come quello della droga. Penso, ad esempio, all’utilizzo della cannabis per fini terapeutici, battaglia sulla quale il PD regionale è sempre stato, giustamente, in prima fila al punto da fare della Toscana una regione pioniera su questo terreno. Ma quando ci sono casi in cui le regole non vengono rispettate, non ci dovrebbe essere la possibilità di ripetere certi comportamenti. E questa manifestazione, purtroppo, negli anni si è caratterizzata più per i fenomeni di degrado, disordine, sporcizia e disagi per la città e i suoi frequentatori che non per l’attenzione ai temi che dovrebbero essere alla sua base. Questo – conclude Mazzeo – è inaccettabile. E Pisa deve recuperare, anche a partire da occasioni come questa, una dimensione di rispetto della legalità che troppo spesso, e in troppe zone, viene sistematicamente elusa.
Tutto ciò premesso, ribadisco che da parte mia e del PD ci sarà il massimo impegno a tenere viva in consiglio regionale la discussione su questo tema a partire proprio dall’utilizzo della cannabis a fini terapeutici. L’obiettivo fissato al partito e dal governatore Rossi per la prossima legislatura è quello di ampliare la rosa delle patologie da curare con la cannabis, semplificare le procedure di accesso al farmaco e predisporre corsi di formazione rivolti a medici e farmacisti per ridurre il divario di conoscenza che ancora esiste su questo argomento.